Cuffie a conduzione ossea: promosse o bocciate?

Cuffie a conduzione ossea: promosse o bocciate?

Le cuffie a conduzione ossea non sono una novità in senso stretto, ma nei fatti non se ne sente mai parlare e non se ne vedono mai in giro.

Ho deciso comunque di parlarne perché, oltre ad aver provato alcuni modelli, i dati dimostrano che è previsto entro il 2020 una sestuplicazione (6x) delle quote di mercato.

Ma partiamo dal principio.

Cosa significa conduzione ossea?

Quando si parla di conduzione ossea, si intende la trasmissione del suono alla coclea (la componente finale dell’orecchio interno ) mediante le ossa del cranio. Fondamentalmente questo permette di bypassare il timpano.

Il suono passa attraverso le ossa

Quindi cosa cambia rispetto alle cuffie più tradizionali? Che non c’è nessun inserto da introdurre nel condotto uditivo, ma un semplice mini-speaker, se così posso chiamarlo, da appoggiare sull’osso appena fuori l’orecchio (vedi immagine di copertina).

Quali sono i vantaggi?

Possono trarre vantaggio da questo tipo di cuffie tutti quegli utilizzatori di dispositivi audio che non vogliono perdere in alcun modo il “contatto sonoro” con il mondo esterno, come ad esempio gli sportivi, che devono riuscire a sentire l’arrivo di una macchina o di qualsiasi altro potenziale pericolo.

Un altro esempio possono essere i pendolari, in particolar modo quelli che usano bici e monopattini elettrici.

L’ultimo esempio riguarda una situazione sicuramente più di nicchia, ovvero l’ipoacusia (diminuzione della capacità uditiva) conseguente a perforazione timpanica. In questo caso, con la conduzione ossea si può bypassare il timpano, facendo arrivare le vibrazioni sonore direttamente alla coclea.

Quali sono gli svantaggi?

L’unico svantaggio è che le cuffie a conduzione ossea non suonano bene come quelle tradizionali. Questo per via di 3 semplici fattori:

  • L’isolamento favorisce la chiarezza acustica;
  • L’invio di vibrazioni attraverso le ossa richiede più energia;
  • Bypassando il timpano, la trasmissione è meno fedele.

Il risultato è un suono più ovattato, come quando si ascolta la propria voce con le orecchie tappate.

Conviene acquistarle? Se si, quali sono i modelli migliori?

AfterShokz Aeropex top di gamma della categoria

A quelli che hanno in mente solo la qualità audio consiglio altri modelli di auricolari Bluetooth (o true wireless), ma se pensate che possano fare al caso vostro onestamente non ve le sconsiglio.

Ho avuto modo di testare e apprezzare negli ultimi 2 anni vari modelli di cuffie a conduzione ossea dell’azienda più conosciuta della categoria, ovvero AfterShokz, e mi sono effettivamente reso conto delle potenzialità.

Parlando di modelli specifici, le AfterShokz Aeropex sono attualmente le top di gamma per runner, sportivi in generale e pendolari. Consiglio anche le AfterShokz Xtrainerz, ovvero le Aeropex per nuotatori con storage interno di 4 GB (non sono Bluetooth). Per chi invece vuole dare una possibilità a questa tecnologia senza spendere più di 100€ consiglio le nuove AfterShokz OpenMove, un buon compromesso tra prezzo e prestazioni.

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