Recensione Plantronics BackBeat Sense

Recensione Plantronics BackBeat Sense

[i2pc show_title=”false” title=”Pros & Cons” show_button=”false” pros_title=”Pro” cons_title=”Contro” ][i2pros]Confortevoli, materiali di qualità
Controlli funzionali
Bilanciate, adatte per ogni genere musicale
Microfono eccellente nelle chiamate
Autonomia di 15-18 ore[/i2pros][i2cons]Sensore di pressione non sempre preciso
Bassi non per tutti[/i2cons][/i2pc]

Plantronics non ha quel tipo di presenza che hanno i marchi più blasonati di cuffie, ma la sua lenta incursione nel mercato consumer ha portato alcuni prodotti interessanti. Le BackBeat Sense sono cuffie Bluetooth nel formato on-ear designate per essere leggere e facili da usare. Aggiungete a ciò alcune funzionalità avanzate e avrete un paio di cuffie grandiose – sulla carta. Ma come si comportano nella realtà? Lo abbiamo scoperto per voi.

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Packaging e dotazione

  • Cuffie Plantronics BackBeat Sense
  • Cavo da 3,5 mm ausiliario
  • Cavo microUSB per la ricarica
  • Sacca per il trasporto

Design e qualità costruttiva

Parliamo dei materiali e del design. La pelle e il memory foam utilizzati per i padiglioni e l’archetto della cuffia sono morbidi ed elastici, e al tatto si sentono solidi ma confortevoli. Per orientare gli utenti, le lettere L (sinistra) e R (destra) sono esposte direttamente nelle perforazioni nei padiglioni.

Plantronics BackBeat Sense padiglioni l r

L’esterno del padiglione sinistro ospita i comandi remoti. Il pulsante al centro permette di mettere in pausa o far ripartire la riproduzione musicale, i due pulsanti laterali consentono di passare alla traccia successiva o precedente, mentre l’anello esterno scorre in avanti o indietro per regolare il volume. Il pulsante rosso in basso disattiva la musica o l’audio e attiva un microfono per convogliare i suoni provenienti dal mondo esterno.

Sul padiglione destro vi è un unico pulsante multifunzione. Premendolo è possibile accettare o riagganciare le chiamate, ma permette anche di scoprire il livello della batteria, attraverso un indicatore a 5 LED. Il livello della batteria è suggerito anche da una voce guida. Sempre sul padiglione destro, nella zona inferiore, troviamo la porta microUSB e il jack da 3,5 mm; nella zona superiore invece il pulsante per l’accensione e per il pairing Bluetooth.

Plantronics BackBeat Sense porte padiglione destro

Le BackBeat Sense hanno un sensore di pressione integrato, il quale metterà automaticamente in pausa la musica quando si tolgono le cuffie dalla testa. In realtà, la musica verrà bloccata anche solo sollevando dall’orecchio il padiglione destro.

Grazie al Bluetooth 4.0 è supportato il multipairing fino ad un massimo di 2 dispositivi connessi contemporaneamente: immagina di collegare un tablet per guardare un film mentre sei connesso al telefono nel caso in cui arrivi una chiamata. Il range Bluetooth è valutato fino a 10 metri circa, ma questo valore si può abbassare anche a 5-6 metri in base agli ostacoli presenti fra cuffie e dispositivo connesso.

Con un peso di appena 140 grammi, le BackBeat Sense sono piacevolmente leggere, rendendoli estremamente confortevoli da indossare per lunghi periodi di tempo.

Prestazioni

Le BackBeat Sense sono tra le migliori cuffie Bluetooth on-ear che puoi acquistare, al prezzo attuale sono un affare. Senza sforzare troppo l’equalizzatore, Plantronics ha cercato di accontentare tutti gli utenti, ma non siamo sicuri che la folla di fan Beats si accontenti dei bassi riprodotti da queste cuffie. I bassi sono equilibrati, stretti e musicali, ma non particolarmente profondi o opprimenti. Qualsiasi traccia ricca di bassi suona bene, e queste frequenze si fanno sentire quando il volume aumenta, creando un’esperienza di ascolto solida.

A nostro avviso, le migliori cuffie non suonano su generi musicali specifici, li fanno tutti bene, ed è quello che troviamo in queste Plantronics. Ascoltando a volumi estremi, le Sense mantengono un grado di chiarezza che è benvenuto in ogni genere. Ci piace poi che la voce non venga mai schiacciata dagli strumenti. Non importa se riproduciamo un classico rock, R’n’B o musica house. Tutto sembra essenzialmente uguale con un’eccellente separazione stereo.

Plantronics BackBeat Sense come suonano

Non c’è un sistema di cancellazione dei rumori esterni, ma ciò nonostante l’isolamento acustico è più che adeguato, dato che è facile perdersi nei propri brani e non nel rumore ambientale esterno.

Parlando della durata della batteria, abbiamo riscontrato che il valore stimato di 18 ore è veritiero nel momento in cui si ascolta la musica con volumi ragionevoli. Quando invece si va ad aumentare – il volume – siamo riusciti a raggiungere le 15 ore abbondanti.

Nell’utilizzo di queste cuffie durante una chiamata, non siamo rimasti sorpresi nel trovarle eccellenti, data l’esperienza di Plantronics nella categoria degli auricolari mono. Le chiamate sono chiare, pulite, il microfono stellare e i controlli remoti perfettamente funzionanti. Non c’è la possibilità di utilizzare Siri o Google Assistant.

Verdetto

Plantronics non ha adottato un approccio rischioso con queste BackBeat Sense, proponendo un prodotto adatto a tutti, sia nel design che nella riproduzione musicale. Non possiamo dire che queste cuffie siano ideali per uno specifico genere musicale perché mirano a trattarli tutti in ugual modo. Gli amanti dei bassi potrebbero non rimanere pienamente soddisfatti, mentre altri apprezzeranno sicuramente l’equilibrio e il livello di dettaglio.

Essendo delle cuffie Bluetooth on-ear e wireless, il prezzo di circa 100€ pone queste cuffie nella fascia medio-bassa, tuttavia siamo rimasti impressionati dalle prestazioni e dalle funzionalità, potendo ascoltare la musica sempre per oltre 15 ore. Le Plantronics BackBeat Sense dominano ad occhi chiusi nella loro fascia di prezzo – per la categoria.

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