
Le Apple AirPods Max sono il primo vero tentativo di incursione del gigante della tecnologia nel mondo delle cuffie over-ear. Dopo anni di speculazioni su come sarebbero dovute essere le cuffie Bluetooth over-ear di Apple, alla loro uscita hanno sorpreso un po’ tutti quanti.
Prima di tutto, queste cuffie sono costose, almeno 200€ in più rispetto alle cuffie Bluetooth top di gamma più blasonate (Sony e Bose su tutte). Questo le colloca effettivamente nella stessa fascia di prezzo di un paio di cuffie cablate da audiofilo di fascia media – o medio/alta.
La struttura per lo più in metallo e i sensori ricchi di funzionalità in queste cuffie “sembrano decisamente Apple” e per la maggior parte degli utenti l’esperienza di ascolto delle AirPods Max è davvero eccezionale.
Ma valgono quanto si pagano? Le ho provate per decine di ore e con questa recensione delle Apple AirPods Max l’intento è proprio quello di trovare risposta a tale quesito.
Pro
- Design unico, ricercato
- Costruzione eccellente, giunture resistenti
- Comode da indossare nonostante il peso
- Ghiera girevole facile da usare
- Latenza impercettibile
- Firma sonora equilibrata, buona presenza di dettagli
- ANC al top della categoria
Contro
- Prezzo di listino esagerato
- Sconsigliate agli utenti non-Apple
- Molto più pesanti rispetto alle altre cuffie
- Non si possono spengere
- Custodia poco convincente
Design e comfort
Se si guardano alcuni dei dispositivi Apple, dagli AirPods originali agli Apple Watch, si nota una chiara ispirazione portata avanti per la costruzione di queste AirPods Max.
La corona digitale sulla parte superiore del padiglione destro è una versione sovradimensionata direttamente copiata della corona che si trova sugli smartwatch Apple. Le colorazioni disponibili sono le stesse offerte per l’ultimo iPad Air (4a generazione). Anche la forma di ciascun padiglione in metallo è simile alla forma della struttura dell’Apple Watch.

Nel complesso, mi piace molto il design di queste AirPods Max. Le giunture in acciaio sono piacevolmente lucide e il mix rete/silicone della fascia superiore funziona. I padiglioni, invece, si discostano totalmente dallo standard. La maggior parte delle cuffie consumer ha una forma più circolare, mentre Apple ha optato per una forma rettangolare arrotondata.
I padiglioni auricolari sono oggettivamente massicci. Ciò è utile per chi ha le orecchie più grandi, ma non a tutti potrebbero piacere. Ma questo potrebbe essere un non-problema: quando sono uscite le prime AirPods, in tanti hanno deriso il design a stelo penzolante che ora è diventato sinonimo di auricolari premium. Il tempo dirà se il design di queste cuffie diventerà onnipresente, ma una cosa certa: sono molto Apple.
Il morbido silicone che ricopre l’archetto e la delicata rete in tessuto creano un punto di contatto quasi impercettibile sulla parte superiore della testa. I padiglioni auricolari utilizzano un tessuto intrecciato simile come rivestimento.
Va detta però una cosa: con un peso di 384,8 g, queste cuffie sono fondamentalmente le over-ear più pesanti che abbia mai indossato. Non è un’esagerazione. Quindi, se siete particolarmente sensibili alle cuffie pesanti, le eviterei come la peste.

Tuttavia, Apple ha fatto qualcosa di straordinario con il modo in cui distribuiscono il peso sulla testa. Grazie all’archetto ultra resistente e al baldacchino in rete che poggia sulla testa, gran parte del peso viene deviato su tutta la testa, fino alle orecchie. Ciò significa che le cuffie non sono così pesanti come implicherebbe la scheda tecnica. Tuttavia, già dopo un paio d’ore si cominciano a far sentire.
Uno dei maggiori punti di forza di qualsiasi prodotto Apple è la grande qualità costruttiva. Le AirPods Max non fanno eccezione, con materiali davvero premium. La prima cosa che noterete quando li estrarrete dalla scatola sono i padiglioni auricolari. Ognuno è costituito da un unico pezzo di alluminio anodizzato.
Le giunture regolabili sono in acciaio inossidabile lucidato a specchio che ricorda i lati degli iPhone più recenti. I maggiori punti di contatto (i cuscinetti auricolari e la calotta che poggia sulla testa) sono molto delicati.
La maggior parte delle cuffie utilizza un sistema di allungamento/accorciamento a mo’ di cricchetto (con gli scatti), mentre le AirPods Max utilizzano un meccanismo telescopico, quasi idraulico. Anche il modo in cui i padiglioni ruotano fa sottintendere la qualità costruttiva del prodotto.

I cuscinetti auricolari sono fissati alle cuffie con dei magneti. Questo li rende molto più facili da rimuovere e riattaccare rispetto alla maggior parte dei padiglioni sul mercato. Ciò significa anche che se siete disposti a sborsare altri 79€, potrete acquistare cuscinetti auricolari di ricambio originale e, verosimilmente, mixare i colori.
E poi c’è la custodia per il trasporto, probabilmente la feature di cui si parla di più di queste AirPods Max, anche più del prezzo. Si tratta di una minuscola custodia pieghevole che copre solo la parte inferiore delle cuffie, lasciando totalmente esposta la fascia superiore.
La definirei una scelta strana, visto che la parte delle cuffie che prima soccombe all’usura è sempre l’archetto. Una volta “indossato” lo Smart Case, le cuffie entrano in modalità a bassissimo consumo. Sebbene il case sia oggettivamente di buona fattura, non è abbastanza a questo prezzo.
Nella confezione troverete:
- AirPods Max
- Smart Case
- Cavo da Lightning a USB‑C
- Documentazione
Controlli

Apple ha resistito alla tentazione di integrare controlli touch nelle AirPods Max. Sulla parte superiore del padiglione destro invece ci sono 2 controlli fisici: un semplice pulsante per switchare tra le varie modalità ANC e un quadrante ispirato alla corona digitale dell’Apple Watch.
Quest’ultima è una soluzione particolarmente curata e intuitiva, anche se è un po’ troppo facile farla girare: capita infatti di aumentare o abbassare accidentalmente il volume. Detto questo, quando la si utilizza intenzionalmente è una vera gioia fisica.
A seguire lo schema comandi:
- Ruotare per aumentare o diminuire il volume;
- Clic singolo per riprodurre/mettere in pausa;
- Doppio clic per saltare alla traccia successiva;
- Triplo clic per tornare alla traccia precedente;
- Clic prolungato per azionare Siri, sebbene per impostazione predefinita si possa usare l’hotword “Ehi Siri”.
Connettività
Come con qualsiasi prodotto Apple, potrete sfruttare appieno queste AirPods Max se siete completamente immersi nell’ecosistema Apple. Ciò significa che se avete un iPad, un Mac e un iPhone, sarete in grado di switchare rapidamente da un dispositivo all’altro. Inoltre, grazie al chip H1 non serve aggeggiare nelle impostazioni per connettersi senza filo ad un dispositivo (appare invece una notifica popup).
Tra gli standard senza fili utilizzati troviamo il Bluetooth 5.0 e i codec audio SBC e AAC. Bisogna specificare che è possibile collegare le cuffie a qualsiasi dispositivo Bluetooth, ma se non-Apple non potrete sfruttare l’audio spaziale e le funzionalità di connettività avanzate.
Su iPhone e Mac la latenza è praticamente impercettibile. Su Android invece non è così, e oltretutto ho dovuto disconnettermi dai dispositivi Apple prima di forzare il pairing Bluetooth. Il punto è che queste cuffie sono troppo costose se avete intenzione di usarle con prodotti non-Apple, mentre se siete totalmente immersi nell’ecosistema della mela ne avrete solo da guadagnare.
Qualità audio

La qualità audio delle AirPods Max dipende principalmente da driver dinamici personalizzati da 40 mm presenti in ciascun padiglione, progettati per offrire bassi profondi, medi accurati e alti cristallini. C’è anche un motore con doppio magnete ad anello in neodimio che limita la distorsione armonica a meno dell’1%, anche al massimo volume (posso confermarlo).
Apple sfrutta il chip H1, il design acustico personalizzato e un software avanzato per ottenere prestazioni audio computazionali simili alle capacità fotografiche computazionali dell’iPhone 12 (ciascuno dei chip ha 10 core audio in grado di eseguire 9 miliardi di operazioni al secondo).
Ma adesso basta con le specifiche tecniche. Come cuffie wireless, gli AirPods Max probabilmente non sono la scelta per veri audiofili o professionisti dell’audio che richiedono una riproduzione lossless. Il suono però vi garantiscono che è di fascia alta, non al pari di quelle con cavo di pari prezzo, ma offrono più complessità rispetto ai modelli di cuffie senza fili più popolari.
I bassi risuonano in profondità e nella maggior parte dei brani il cantato è udibile con una nitidezza che non avevo mai notato prima. Sebbene le WH-1000XM4 siano altrettanto “chiare”, non forniscono lo stesso grado di definizione. In alcuni canzoni sembra proprio di essere lì nello studio di registrazione.
Ho apprezzato anche l’ampiezza del soundstage in tutti i miei generi musicali preferiti, ma la caratteristica che ho testato con maggior piacere è stato l’audio spaziale (funzione che Apple ha introdotto con gli AirPods Pro e che ha contribuito a posizionarli tra i migliori auricolari Bluetooth sul mercato). Una funzione audio rivoluzionaria.
L’audio spaziale è fondamentalmente il surround, ma per le cuffie. Supporta contenuti video 5.1, 7.1 e Dolby Atmos e utilizza mezzi di rilevamento della testa integrati per emettere suoni in base a ciò che si vede sullo schermo mentre si guarda un video su iPhone o iPad. La cosa che mi ha impressionato maggiormente è il fatto che l’audio spaziale si ricalibra automaticamente quando si muove la testa.
Active Noise Cancelling

Quando si tratta di tecnologia ANC, Apple è testa a testa con le cuffie top della categoria. Le AirPods Max fanno un ottimo lavoro, come Sony e Bose, nel “calmare il mondo esterno”. Potrebbero anche essere le migliori, è difficile dirlo perché stiamo lì lì. E quando si ha bisogno di ascoltare cosa sta succedendo intorno a noi c’è la modalità trasparenza, che suona in modo naturale in queste cuffie, quasi come se non si indossassero affatto.
Per farvi capire meglio ciò di cui sto parlando, vi allego questo grafico ideato dai ragazzi di SoundGuys (utilizzando strumentazioni di tipo professionale). Per capire il grafico vi basta sapere che più sale la linea tratteggiata blu, maggiore è la cancellazione del rumore. La linea continua rosa rappresenta l’isolamento passivo, ovvero con la funzione di cancellazione attiva del rumore disattivata.
La maggior parte delle cuffie over-ear riescono abbastanza bene nel bloccare il rumore nelle frequenze medio-alte, ovvero quelle oltre i 1000 Hz, mentre le cuffie con cancellazione del rumore bloccano i suoni al di sotto di tale soglia (tipo il rumore del motore di un aereo di linea o il ronzio di un condizionatore).
È anche la fascia in cui eccellono altre cuffie come le Bose Noise Cancelling Headphones 700 e le Sony WH-1000XM4, motivo per cui sono costantemente al top della nostra classifica delle migliori cuffie con cancellazione del rumore.
Microfono
Per quanto riguarda la qualità microfonica in chiamata, con i dispositivi Apple siamo al top della categoria, anche meglio degli AirPods Pro. Ho notato però che la qualità audio con i dispositivi non-Apple non è facilmente prevedibile: con alcuni dispositivi suonano meglio, con altre non raggiungono neanche la sufficienza. Da considerare che in chiamata si può attivare la modalità trasparenza, così da sentire la propria voce (in mo’ di sidetone).
Autonomia
Come abbiamo visto queste AirPods Max offrono un sacco di funzioni, il bello è che con queste tutte attiva si ottengono circa 20 ore di utilizzo effettivo, il che è eccellente anche per chi è solito usare le cuffie in aereo, durante viaggi intercontinentali.
Ad essere onesti, le cuffie Bose e Sony offrono qualche ora in più con una singola carica, quindi le AirPods Max sono tutt’altro che leader della categoria in questo senso. Ma stiamo parlando comunque di quasi un giorno intero d’uso, quindi non dovrebbe essere un problema per la maggior parte degli utenti. Inoltre, con soli 5 minuti in carica si ottiene circa un’ora e mezza di utilizzo aggiuntivo.
Un’altra nota importante, nonché uno degli aspetti più strani, è il fatto che queste AirPods Max non si possano spengere manualmente. La custodia inclusa in dotazione ha dei magneti che le fanno entrare in modalità a bassissimo consumo.
Apple ha affermato che le cuffie entrano automaticamente in questa modalità “dopo certo un periodo di tempo”, ma se volete davvero preservare la durata della batteria, vi consiglio di portare la custodia con voi.
Verdetto

Considerando tutto quello che offrono queste cuffie, è quasi impossibile per me non consigliarle. Alla fine dei conti, ciò che le rende poco appetibili è solamente il cartellino. Considerando i prezzi di lancio delle cuffie concorrenti, 500€ al lancio li avrei pure potuti capire, ma 629€ la trovo un cifra esagerata (considerando che non siamo dinanzi alla perfezione fatta prodotto).
Alla fine della giornata, penso che queste siano delle fantastiche “cuffie di lusso” per l’uso quotidiano, ma per viaggiare (dove prezzo e custodia sono fattori determinanti) è più difficile consigliarle. Alla fine dei conti la decisione finale spetta a voi, in base a quello che potete permettervi di spendere e quanto vi piace l’ecosistema della mela.
In ogni caso, vi invito a monitorare il prezzo online e non anche perché, al contrario di quanto si possa pensare, sono sicuro che tenderà a scendere abbastanza velocemente.
Pro
- Design unico, ricercato
- Costruzione eccellente, giunture resistenti
- Comode da indossare nonostante il peso
- Ghiera girevole facile da usare
- Latenza impercettibile
- Firma sonora equilibrata, buona presenza di dettagli
- ANC al top della categoria
Contro
- Prezzo di listino esagerato
- Sconsigliate agli utenti non-Apple
- Molto più pesanti rispetto alle altre cuffie
- Non si possono spengere
- Custodia poco convincente