
Nel provare i Beats Fit Pro, ho avuto una sorta di déjà vu. Dopotutto, non molto tempo fa ho testato gli Studio Buds e questi Fit Pro ne condividono molte caratteristiche. Almeno superficialmente.
Infatti, se si scava più a fondo si troverai un’esperienza di utilizzo ancor più migliorata. Proprio come Apple ha fatto con tutte le generazioni dei suoi AirPods, Beats ha messo a punto la formula giusta per portare un paio di auricolari Bluetooth superiori rispetto al modello precedente (Beats Powerbeats Pro).
Non solo sono dotati di una migliore durata della batteria e della tecnologia ANC, ma anche di un nuovo design per garantire una vestibilità migliore. La qualità audio è per lo più la stessa degli Studio Buds.
Non mancano dei problemini, ma nulla di grave, anzi. Detto questo, ecco la mia recensione dei Beats Fit Pro.
Pro
- Massima stabilità con qualsiasi sport
- Grado di protezione IPX4
- Controlli intuitivi
- Massima compatibilità anche con Android
- Firma sonora
- ANC e Trasparenza efficaci
Contro
- Poco comodi da indossare per ore
- Niente ricarica wireless
- Qualità in chiamata non all’altezza del prezzo
Design e comfort
I Beats Fit Pro non rivoluzionano nulla, né dovrebbero. Sebbene la custodia di ricarica sembri molto diversa, assomigliano un bel po’ agli Studio Buds, aggiungendo solo le tipiche alette presenti in molti auricolari Bluetooth per lo sport. Insomma, dei Powerbeats Pro in miniatura, con meno problemi nell’indossarli.

Questi sono disponibili in 4 colorazioni: nero, bianco, grigio salvia e viola ametista. Per quanto riguarda i materiali utilizzati, il corpo principale è in plastica dura mentre le estremità delle alette sono più morbide e flessibili, così da agevolarne la comodità. La dotazione comprende 3 paia di inserti in silicone S/M/L.
Come altri auricolari dedicati allo sport, questi sono certificati IPX4, il che li rende resistenti al sudore e all’acqua. E ho sudato parecchio con questi addosso senza riscontrare poi alcun problema.
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Sebbene le alette sembrino meno sicure rispetto ai ganci dei Powerbeats Pro, questi rimangono al loro posto indipendentemente dall’intensità dell’allenamento che si sta facendo. Li ho indossati mentre mi allenavo con ogni tipo di attrezzatura, mentre andavo a correre o anche solo mentre scuotevo violentemente la testa per vedere se sarebbero rimasti al loro posto. E lo hanno fatto.
A differenza di molti altri auricolari che ho recensito, non ho mai sentito la necessità di riposizionarli nell’orecchio ogni tot tempo. Il rovescio della medaglia, ovviamente, è che non sono comodi da indossare per diverse ore di fila. Ciò li rende ottimi per l’allenamento ma non così tanto per un lungo viaggio in aereo o in treno.

I Fit Pro arrivano all’interno di una custodia per la ricarica che è fondamentalmente una versione miniaturizzata di quella dei Powerbeats Pro. Proprio come quella, non c’è la ricarica wireless – un’omissione per alcuni inaccettabile (non per me) – ma in questo caso almeno troviamo una porta USB-C invece che Lightning.
Una lamentela di vecchia data è che i Powerbeats Pro erano “scomodi” da inserire nella custodia di ricarica, tant’è che diverse volte mi capitò di ritrovare un auricolare carico e uno scarico. Sono felice di dire che con questi Fit Pro è stato risolto questo problema.
Nella confezione troverete:
- Beats Fit Pro
- Inserti in silicone S/M/L
- Custodia di ricarica
- Cavo di ricarica da USB-C a USB-C
- Documentazione
Controlli

Come negli Studio Buds, anche questi hanno il pulsante multifunzione in corrispondenza del logo “b” su ciascun auricolare con il solito schema comandi: clic singolo per riprodurre/mettere in pausa/rispondere alla chiamata, due per passare alla traccia successiva e tre per tornare indietro.
Ma c’è una curiosità interessante: per la prima volta, è possibile rimappare la pressione prolungata per regolare il volume invece di attivare la cancellazione del rumore o Siri. Questo può essere fatto direttamente nel menu delle impostazioni di iOS ed è un qualcosa che né gli AirPods Pro, né gli Studio Buds permettono.
Connettività
Come negli Studio Buds, anche qui c’è il pairing Bluetooth one-touch. Tutto quello che si deve fare è aprire la custodia di ricarica e l’iPhone li rileverà automaticamente e chiederà se si desidera accoppiarli. E, sebbene gli utenti Android avranno bisogno dell’app Beats, anche per loro è disponibile questa funzione.
Beats Fit Pro sono compatibili sia con Apple che con Android e, come i Beats Studio Buds, offrono le stesse funzionalità agli utenti non Apple. Su un iPhone, è possibile vedere lo stato di carica degli auricolari e della custodia, nonché accedere alla cancellazione del rumore, alla modalità trasparenza e all’audio spaziale direttamente nelle impostazioni di iOS. Gli utenti Android dovranno invece scaricare l’app Beats.
Ed essendoci il chip Apple H1, è consentito lo swap automatico e la condivisione dell’audio. Infine, con il Bluetooth Classe 1 la portata raggiunge quasi i 20 m.
Qualità audio

Beats ha dotato i suoi ultimi auricolari di driver da 9,5 mm e garantiscono una resa sonora molto soddisfacente che classificherei sopra gli AirPods Pro. Anche in questo caso è evidente che non si tratti più della Beats di una volta.
Questi Fit Pro potrebbero avere una grinta complessivamente leggermente inferiore rispetto ai Powerbeats Pro, ma confrontandoli ho preferito la firma sonora più raffinata di questi nuovi auricolari. Se c’è un punto debole che ho notato, è il volume massimo: i Fit Pro sembrano raggiungere livelli più bassi rispetto ad alcuni competitor, ma questo non lo considero un vero e proprio difetto anche perché l’ascolto a certi livelli è tutt’altro che salutare.
Anche qui c’è l’Audio Spaziale. Questo è essenzialmente il surround virtuale di Apple. Inoltre, c’è anche il rilevamento dinamico della testa in modo che la sorgente sonora rimanga “sempre lì” quando si muove la testa, come se provenisse da un altoparlante fisico. Insomma, un bel modo per rendere soprattutto i film particolarmente più coinvolgenti.
Active Noise Cancelling
La tecnologia ANC dei Beats Fit Pro è superiore rispetto a quella offerta dagli Studio Buds, direi paragonabile (e a tratti migliore) agli AirPods Pro. La modalità trasparenza, che ho trovato eccezionale sui Beats Studio Buds, è altrettanto buona.
Microfono
Le prestazioni durante le chiamate sono abbastanza buone ma non all’altezza degli AirPods. Se si indossa solo un auricolare vengono utilizzati 3 microfoni, quando entrambi sono in uso il sistema vocale sfrutta 5 microfoni.
I Fit Pro utilizzano microfoni beamforming e diversi algoritmi per aiutare a isolare la voce dai rumori di sottofondo. Detto questo, fanno fatica ad isolarla, tant’è che se si deve rispondere a una chiamata da una strada trafficata la voce potrebbe essere completamente soffocata.
Autonomia

Beats parla di 6 ore con ANC attivo e 7 ore se spento, e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso nello scoprire che non ha pompato i numeri affatto. Si tratta di un risultato nettamente superiore agli AirPods Pro. La custodia invece permette 3 ricariche complete.
Inoltre, come in molte altre cuffie Bluetooth, c’è un sistema di ricarica rapida (Fast Fuel) che, quando la batteria è completamente scarica, permette di ottenere un’ora di riproduzione con soli 5 minuti di ricarica.
Verdetto

Quindi, i Beats Fit Pro valgono il prezzo a cui vengono proposti? Credo di si. Non sono perfetti, in particolare nelle chiamate o nella comodità se indossati diverse ore. Ma questi sono pensati per l’uso sportivo, che sia palestra, andare a correre o qualcos’altro. In quei contesti, funzionano alla grande.
Garantiscono un’ottima vestibilità, connessione stabile, controlli intuitivi e suonano anche bene. La durata della batteria è leggermente superiore alla media degli standard odierni e l’implementazione della cancellazione attiva del rumore e della modalità trasparenza è ottima. Non ne rimarrete sicuramente delusi.
- Non vi hanno convinto? Leggete la nostra guida sui migliori auricolari true wireless.
Pro
- Massima stabilità con qualsiasi sport
- Grado di protezione IPX4
- Controlli intuitivi
- Massima compatibilità anche con Android
- Firma sonora
- ANC e Trasparenza efficaci
Contro
- Poco comodi da indossare per ore
- Niente ricarica wireless
- Qualità in chiamata non all’altezza del prezzo